MB339 a ventola intubata
Partendo dal trittico in scala con le importanti sezioni di fusoliera, abbiamo riprodotto il disegno a dimensioni modellistiche. In particolare: dopo aver eseguito delle prove comparative al banco, e verificato le prestazioni in volo in relazione al carico alare, abbiamo deciso di utilizzare la ventola Hyperflow della GreatPlanes, con cui é stato equipaggiato il modello tutt'ala XPD. Abbiamo definito le dimensioni finali sulla base delle caratteristiche del condotto di scarico della ventola scelta, optando per un motore brushless al posto di quello a spazzole. Il modello é stato rididimensionato intorno al gruppo motopropulsore. Prendendo come esempio quanto pubblicato da Maurizio Martinucci nel suo sito, abbiamo orientato la tecnica costruttiva su depron e poliuretano. Ecco Le fasi di realizzazione: |
Fase di studio su disegno: dal trittico in scala si passa alle dimensioni del modello e si disegnano i particolari del condotto di aspirazione e scarico; si riporta il disegno su blocchi di poliuretano. | |||
Sgrossatura della fusoliera: due blocchi vengono affiancati con biadesivo e ritagliati, la sgrossatura avviene con bloccheto di carta vetro da grossa a fine, aiutandosi con dime in cartone per le semisezioni di fusoliera. | |||
Realizzazione del condotto di scarico: dopo aver disegnato il condotto interno ai semigusci, utilizziamo tubi da idraulica come "blocchetti" per la carta vetrata, abbozziamo quindi la presa d'aria anteriore. | |||
Struttura e ventre alare: sul disegno in pianta dell'ala si realizza una struttura tradizionale in depron da 3mm con centine da 6mm. Il longherone é in balsa da 3mm con sotto un tondino in carbonio pieno sempre da 3mm. | |||
Creazione delle prese d'aria e rifinitura: sede, dimensioni e rifinitura delle prese d'aria e del condotto alare, sono state oggetto di vari affinamenti. Nell'ultima immagine l'ala quasi finita. | |||
Dettaglio delle prese d'aria: inizialmente si é scelto di mantenere separati i due condotti fino al dorso alare. Le perdite di spinta verificate con le prove al banco ci suggeriranno di togliere la centina divisoria. | |||
Analisi del condotto di aspirazione: La superfice di ingresso ha portata sufficiente per la ventola, il raccordo ala-fusoliera é problematico. Una analisi delle immagini ci permette di ipotizzare alcune cause della perdita di spinta. | |||
Primo assemblaggio e prova al banco: si comincia a vedere il modello. Viene provata la spinta al banco della sola fusoliera: 200gr. La spinta del modello completo di ali é di 150gr. | |||
Una perdita di spinta del 25% é inaccettabile. La perdita di carico é dovuta
al condotto di aspirazione nelle ali. Dalle immagini realizzate in fase di costruzione si evidenziano
le seguenti cause:
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Eliminiamo quindi la centina divisoria centrale e riduciamo lo spessore del longherone. Raccordiamo il più possibile per evitare turbolenze. Il servocomando é ora sul bordo di entrata ed espone al flusso solo i tiranti. | |||
Le pareti delle prese d'ara vengono ridotte di spessore e tutto viene raccordato ulteriormente
come necessario, con filler microballoon mischiato a vinilica rapida. Con la prova al banco dinamometrico, abbiamo verificato che dopo queste modifiche non c'è una apprezzabile perdita di spinta tra sola fusoliera e il modello completo. Le modifiche al condotto sulle ali hanno avuto successo e possiamo procedere con rifiniture centraggio e messa a punto. | |||
Rifiniture: il rivestimento é in carta seta e colla vinilica. I raccordi aerodinamici sono stati realizzati con filler per polistirolo. La cappottina e l'interno della cabina cono stati rinforzati | |||
Fase di messa a punto: rimane il montaggio e la prova dei comandi, il centraggio statico é stato impostato con pallini e vinilica nel muso e presto il modello vedrà le sue prime prove di volo su un bel campo di soffice erba. 600 gr. di peso per 200 gr di spinta statica. Come andrà ? Ce la faranno i nostri eroi..... ? | |||
Primo volo: Giovedì 30 Aprile ore 11.00, vento medio 5 nodi di intensità variabile, condizioni del campo in turbolenza variabile, non é l'ideale, ma c'é il ponte del primo Maggio che incombe e non vogliamo aspettare ancora. Centraggio classico al 30% della corda, pacco batterie da tre celle LiPo da 1250 mA. Complice l'alto manto di erba, ci permettiamo un paio di lanci per controllare la planata senza motore e la risposta ai comandi....tutto OK. | |||
Tutta manetta, un lancio energico e il modello sale senza titubanze. Lo livello un pò per prendere velocità e faccio piccole virate per saggiare la risposta ai comandi. Vola ! Non arranca ! | |||
Non credevo che una ventola così piccola (5 Cm di diametro) permettesse a 600 Gr di modello di volare così ! Evidentemente con tutte le nostre prove abbiamo azzeccato il giusto rapporto sul condotto di scarico. | |||
Come il vero aereo, anche senza la verniciatura fa ottima mostra di se, in controluce ci mostra i dettagli della struttura interna e ne rimango affascinato. L'emozione é grande e condivisa. | |||
Con vento in prua siamo lenti rispetto al terreno e ho modo di apprezzarne la stabilità. Con il vento in coda non perde in manovrabilità e capacità di salita. Vola livellato con circa il 60 % di manetta | |||
Conclusioni delle prime prove: Due voli completi, una piantata in decollo (batteria scarica) e tue lanci pessimi con atterraggio duro nell'erba. il modello sopporta di essere strapazzato un pò. Vola veglio con batterie più leggere da 800 mA piuttosto che con quelle da 1250 mA. E' docile ai comandi. Stabile longitudinalmente. Probabilmente ha bisogno delle due derive piccole in coda per una maggiore stabilità direzionale... Ma ora passiamo alla verniciatura e poi proveremo a conoscerlo meglio nelle sue caratteristiche di volo. Per ora direi proprio che la missione é compiuta ! | |||
Il modello esposto nell'atrio dell' Istituto
Finalmente il modello è finito! Ha richiesto uno studio sperimentale sulle prestazioni delle ventole intubate,
un lavoro di adattamento della scala, rimanendo fedeli alle proporzioni originali.
Particolarità del progetto è quella di aver utilizzato una ventola "piccola" ma con grandi prestazioni aerodinamiche.
Lo studio attento delle prestazioni al banco per diversi condotti di scarico, ci ha permesso di ottenere ottime
prestazioni in relazione alle dimensioni e alle potenze messe in gioco.con la livrea PAN Il modello nella foto "guarda" il motto della nostra scuola e la frase di Giulio Verne ben riassume lo spirito della nostra impresa durata due anni scolastici. |
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Il gran giorno del primo volo in livrea PAn é giunto ! Stavolta c'è una parte una buona parte del gruppo, e durante la girnata vola nel verde, prepariamo insieme il modello. | |||
Siamo felici ed emozionati della nostra realizzazione. Foto di rito e attenti preparativi per il lancio, tifo partecipato e uno dei costruttori ha l'onere del primo lancio. | |||
Il primo lancio é da dimenticare e ammacca il muso, gli elastici fanno il loro dovere e non si rompe altro. Dopo una serie di bei voli, in posa con il fotografo-costruttore. | |||
Il volo del modello: L'involo necessita di una discreta giavellottata che consenta alla ventola di andare a regime e rendere il dovuto. Non ha una salita brillantissima ma vola con dignità eseguendo tonneau puliti senza necessità di troppa correzione. Reagisce bene ai comandi ed é stabile sull'imbardata e longitudinalmente; deliziosamente neutro sulla stabilità laterale. Sembra non sentire il timone di direzione... ma lo capirò quando avrò preso più confidenza. Il collage di foto che seguono (realizzate da Gabriele Nicastro ( costruttore fine ed appassionato ) rappresenta bene il modello nei voli del 27/5/2009. BELLA PROVA PER TUTTI ! | |||
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Articolo web di Massimo Bevilacqua |