Macchina volante a cilindri rotanti
a cura del prof. Massimo Bevilacqua
IL PRIMO MODELLO VOLANTE: " O Famo Strano - versione 3"
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Il modello viene ora provato più volte determinando così la posizione sicura e definitiva del centro di gravità: 2 cm davanti al longherone ( ovvero davanti al centro di rotazione del cilindro ). L'analisi dei diversi voli fallimentari, per mezzo dei filmati, ci porta ad apportare successive piccole modifiche ed ad aumentare gradualmente i tempi di volo. Il modello viene verniciato per facilitarne l'osservazione e si pone il problema di capire dove possiamo arrivare con questa sperimentazione.
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Valutazioni intermedie sulla sperimentazione
Abbiamo realizzato un modello che permette di osservare l'effetto magnus al lavoro, ma per realizzare una macchina volante
controllata, il cammino ci appare ancora più arduo.
Appaiono evidenti il limiti e le difficoltà della formula alare "a cilindro rotante":
le energie necessarie per il funzionamento della macchina sono alte a causa della resistenza aerodinamica
il controllo laterale é difficile perchè la rotazione automatica delle palette porta a squilibri difficilmente controllabili
il timone per il controllo di direzione é molto lento nel correggere i rollii più accentuati.
Ci aspettavamo un modello decisamente più lento (con un volo tipo elicottero), invece la velocità di volo ci sembra
paragonabile a quella di un piccolo aliante ed anche il volo e la tendenza ad andare in "vite" sembrano quelli
di un modello tradizionale.
Cosa possiamo sperare di ottenere ancora ?
Appare evidente che la possibilità del modello di sostenersi é legata alla trazione, che deve essere decisamente superiore a
quella di un modello normale; ricordiamo infatti che la rotazione dei "cilindri" é ottenuta a spese dell'energia cinetica di avanzamento.
Abbiamo sperimentato una notevole difficoltà sul controllo di assetto e la planata sembra ormai dipendere solo dall'entità
della trazione sviluppata.
Speranza recondita é quella di pilotare il modello in una sola virata di 360°. Ci riusciremo ?
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Ultime modifiche introdotte
Riduciamo la resistenza "profilando" alla radice dell'ala il blocco di supporto dei longheroni.
Proviamo al banco eliche e motori disponibili fino ad ottenere la trazione massima con i mezzi a nostra disposizione:
da ora lavoreremo con l'elica già menzionata ottenendo una trazione di 550 gr a 5500 giri
Per ultimo introduciamo il controllo dell'elevatore, sperando che un controllo sull'asse longitudinale ci permetta di ottenere
qualcosa di più anche in termini di planata
Il modello appare ora come in foto e andiamo a provarlo ottenendo finalmente risultati incoraggianti.
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Prove di volo del modello terza versione
La determinazione del corretto baricentro ci porta ad avere voli ripetibili e sufficientemente stabili, ma di durata che non supera
i tre secondi; le distanze percorse, in funzione del vento, si aggirano sui 10-20 metri.
Una sostanziale differenza la osserviamo dopo l'introduzione di tutte le modifiche sopra elencate :
il volo diventa finalmente controllato.
Osserviamo senza alcun dubbio il mantenimento della quota e talvolta la possibilità di salire leggermente.
I tempi di volo "balzano" a 6-7 secondi con distanze intorno ai 40-50 metri.
Ma a questo punto non vogliamo rischiare di perdere il modello in un brutto atterraggio e chiediamo consulenza a un esperto aeromodellista:
aspettiamo il signor Franco Fontana, che certamente avrà qualche buon consiglio da darci per migliorare il volo.
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