Dirigibile "COMENIUS": dal B&B al Nightmare airship - 5/7

a cura del prof. Massimo Bevilacqua
Il dado è tratto ! Decidiamo di lavorare con quanto di più semplice ci può offrire il mercato: i palloni sferici da festa. Torniamo quindi sul progetto iniziale imponendoci di alleggerire la struttura il più possibile. Ricominciamo rivalutando tutti gli elementi strutturali, ma prima bisogna completare castello motore e piani di coda. Fabrizio mi avverte con i suoi calcoli che stò lavorando troppo "pesante", ed ha ragione. Ma io spero di raggiungere i pesi giusti aggiungendo due palloni più piccoli nelle parti anteriore e posteriore dove sono andato a raccordate i palloni con la struttura di prua e di coda.

Nell'immagine in alto vediamo il risultato che speravo definitivo. Ma ancora non va bene, ci sono quasi 100gr di troppo e stavolta il dirigibile non è affatto manovrabile come prima. I piani di coda sono in ombra e chiaramente con l'aumento del peso non raggiungiamo le velocità del B&B airship. In altri termini non vola e non si manovra. Urge operazione radicale: decidiamo di passare da tre a quattro sfere di pari diametro. Così Fabrizio è più ottimista perché 4 palloni da 67 cm di diametro hanno un volume di 0,629 litri pari a circa 629 grammi di spinta. Io comincio ad avere i miei dubbi sulla purezza dell'elio che ci hanno venduto.
Elimino tutto il muso in polistirolo leggero e realizzo il supporto motore con una elegante crociera in depron da 6 mm con rinforzi longitudinali in nastro di fibra. Sagomo dei fori sui pannelli posteriori in poliplat. Nel rifare la parte anteriore allungo un pò la struttura per far entrare il quarto pallone e tolgo tre listelli in poliplat, che fino ad ora garantivano la forma semicircolare delle ordinate. La struttura è sempre meno rigida e va trattata con delicatezza. Ora utilizzo i palloni come elementi strutturali e ottengo quel minimo di rigidità che tiene insieme il tutto. Grazie alla resistenza delle sfere gonfie, su cui appoggio listelli fascianti in depron ( sempre rinforzato in fibra ) mantengo la forma del dirigibile.
La raccordatura dei piani di coda deve essere rifatta così come le superfici mobili che necessitano di importanti baffi di compensazione. Derive e timoni sono ora abbastanza imponenti, quasi grottesche, ma necessarie per uscire dalla scia aerodinamica delle quattro sfere.
Due giorni alla dimostrazione.
Gonfiamo i quattro palloni con elio e maledizione ancora non ci siamo. Sulla bilancia pesa ancora 70 gr di troppo ! Alleggeriamo ancora ! Un lavoro assurdo e rischioso: dimezzo tutti gli elementi strutturali! Lavoro di taglierino e mini drill, le ordinate cemicircolari in poliplat passano da due a un centimetro di larghezza, la sezione ad "L" dei logheroni laterali viene eliminata diventando rettangolare, elimino la metà dei correntini in balsa ed eseguo altri fori sul depron da 6mm in coda.
Ora sotto la tensione dei palloni, non ci sono più line perfettamente dritte, le deformazioni della struttura la dove si adatta alle sfere, sono abbastanza evidenti. Dalla foto seguente è anche interessante notare quale doveva essere la posizione dei tre palloni che si poggiavano con il diametro sulle larghe fasce di depron; ora i quattro palloni si poggiano sulle ordinate in poliplat che sto dimezzando in larghezza.

Una volta eliminato tutto il possibile siamo ancora sopra di 50 gr. Passa un'ultima giornata e un notte insonne (da cui il nome "nightmare airship") durante la quale cerco di trovare una soluzione non evidente. Durante la cena con i colleghi stranieri del progetto Comenius, che non ci hanno fatto segreto delle difficoltà incontrate anche da loro, si apre uno spiraglio di luce e pian pianino…Dunque..la batteria da 40 gr. ora è chiaro che deve stare in prua per il bilanciamento, quel metro di filo elettrico predisposto per portare la batteria al centro della struttura è inutile! Lo elimino e sono dieci grammi in meno. Quaranta grammi! Ancora quaranta grammi !
Quegli spazi vuoti tra le sfere gridano per essere utilizzati ma i palloncini festaioli sono di forma inadeguata e pesanti. Eureka ! Qui ci vogliono dei profilattici ! Sono leggeri, flessibili ed abbastanza resistenti. Provo un modello XXL con l'elio e mi fornisce circa 6 gr di spinta, dipende da quanto lo gonfiamo. Ci siamo! con sei o sette palloncini dovrei ottenere quel che serve. Ed è la strada giusta.
L'utilizzo di questi dispositivi, come prevedibile suscita una certa ilarità, ma in realtà una volta gonfi nessuno li riconosce per quello che sono, sembrano normali palloncini semitrasparenti. Bè, li inserisco delicatamente negli spazi tra i palloni più grandi, le fasce di depron ora sono fondamentali per distribuire lo sforzo sui correntini in balsa che altrimenti si romperebbero. Inserito il sesto palloncino è ormai chiaro che abbiamo bilanciato il peso della imponente struttura che si solleva. Il settimo palloncino lo inserirò nella parte superiore a seconda di come sarà necessario per il bilanciamento. Ecco l'aspetto della macchina sul piano di lavoro con "tutto fuori".


Le mollette visibili sul timone fungono da zavorra. La macchina è ormai pronta per la pacifica tenzone e sicuramente in grado di volare. Ovviamente non ne conoscaimo la manovrabilità, perché abbiamo inserito l'ultimo pallone pochi minuti prima del display. Il peso totale effettivo scopriremo che é di 580 gr. a fronte di una spinta che sulla carta doveva essere, con i quattro palloni principali, pari a 630 gr. Cosa non torna ? La mia teoria avrà conferma solo diversi giorni dopo. Ma ora siamo pronti per la "gara".
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